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Presentata la stagione 2018/19

Le conferme per il 2018/19 riguardano prima di tutto il nome di Alexander Lonquich, che proseguirà nel suo ruolo di direttore principale della OTO. Il direttore tedesco guiderà l’orchestra in tre dei sei appuntamenti della stagione in abbonamento esibendosi anche al pianoforte nel Concerto di Mendelssohn per violino, pianoforte e orchestra.
L’altra conferma viene dalla “fisionomia” della OTO che dal 2015/16 ha assunto le sembianze di una bottega d’arte, un laboratorio musicale di alta formazione al quale sono ammessi, dopo severe selezioni, i migliori giovani strumentisti “under 30” diplomatisi negli ultimi anni nei Conservatori di tutta Italia. Le tante ore di lavoro svolte fianco a fianco con i maestri formatori a Villa San Fermo di Lonigo nei giorni che precedono ogni produzione contribuiscono a creare un prezioso bagaglio di esperienze che di sicuro torneranno utili quando questi giovani musicisti affronteranno le audizioni per entrare in importanti formazioni orchestrali stabili, in Italia o all’estero.
La principale novità della stagione riguarda l’inserimento in cartellone di un’orchestra ospite – l’Orchestra Filarmonica di Torino – nell’ambito di uno scambio artistico che il 14 maggio 2019 porterà la OTO nel capoluogo piemontese, ospite della stagione della Filarmonica.
Anche sul fronte della proposta musicale il cartellone 2018/19 porta una ventata di musica nuova privilegiando decisamente il repertorio del pieno Ottocento e del Novecento. Messi temporaneamente nel cassetto i vari Bach, Vivaldi, Mozart, Beethoven e Schubert, quest’anno il pubblico avrà modo di approfondire la conoscenza di autori come Hindemith, Richard Strauss, von Weber, Rachmaninov, Elgar, Brahms e Šostakovič.