Alexander Lonquich
Nato a Trier, si impose sulla scena musicale internazionale quando, nel 1977, vinse il Concorso “Casagrande” di Terni. Da lì iniziò una fortunata carriera che tuttora lo vede esibirsi nei principali centri musicali in Europa, Giappone e Stati Uniti.
Fra i tanti direttori d’orchestra con i quali ha collaborato spicca il nome di Sándor Végh e della sua Camerata Salzburg, complesso con il quale Lonquich continua ad esibirsi regolarmente nella duplice veste di direttore e solista. Un ruolo, quest’ultimo, che lo ha già visto impegnato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Mahler Chamber, la Münchener Kammerorchester, la Filarmonica della Scala, l’Orchestre des Champs Elisée e l’Orchestra da Camera di Mantova.
Già “Artist in Residence” presso la NDR Elbphilharmonie Orchester, dal 2011/12 collabora come direttore-solista con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Dopo aver inciso per EMI (Mozart, Schumann e Schubert), ha iniziato una collaborazione con ECM per la quale ha registrato la Kreisleriana, la Partita di Holliger ed un CD dedicato a Schubert con Carolin Widmann. Qualche giorno fa è uscito per Alpha Classics un doppio CD con le ultime tre Sonate e i Drei Klavierstücke di Schubert.
Per la sua attività concertistica e discografica Lonquich ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica fra i quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (nel 1993 e nel 2017) ed il “Premio Edison”. Lonquich dedica da sempre molte energie alla didattica con master-class ed insegnamenti stabili presso rinomate istituzioni internazionali.
Alexander Lonquich e la moglie-collega Cristina Barbuti da alcuni anni danno vita, nella loro abitazione fiorentina, al progetto “Kantoratelier”, una serie di incontri aperti al pubblico dedicati alla musica, alla psicanalisi, alle letture e alle arti figurative.